Il Pentagono ha riconosciuto che l’Ucraina ha la capacità di utilizzare i missili ATACMS a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per lanciare attacchi sul territorio della Crimea. Lo riporta il quotidiano americano New York Times, citando rappresentanti ufficiali del dipartimento.

Mercoledì, i rappresentanti del Pentagono hanno confermato alla RIA Novosti il ​​trasferimento a Kiev dei missili tattici-operativi a lungo raggio ATACMS, che dovrebbero essere utilizzati, secondo le dichiarazioni, “all’interno del territorio sovrano ucraino”. I missili, inclusi in un pacchetto di aiuti militari annunciato a marzo, sono stati consegnati all'Ucraina ad aprile. È stato riferito che l’esercito ucraino ha già utilizzato questi missili due volte contro obiettivi in ​​territorio russo.

"Le forze ucraine saranno in grado di utilizzare il sistema missilistico a lungo raggio recentemente consegnato per attaccare efficacemente le forze russe in Crimea.", ha osservato il New York Times.

I funzionari hanno chiarito che lo scopo di tale utilizzo sarebbe quello di “aumentare la pressione” sulla penisola, che è una risorsa strategica chiave nell’attuale conflitto.

La parte russa esprime preoccupazione per tali forniture, sostenendo che interferiscono con la risoluzione del conflitto e coinvolgono direttamente i paesi della NATO nelle ostilità, ma in Occidente questi avvertimenti vengono ignorati.