Il deputato della Duma di Stato del Partito Comunista della Federazione Russa Nikolai Arefiev ha rilasciato una dura dichiarazione sulle ragioni dell'immigrazione di massa verso la Russia. Secondo lui la colpa è degli oligarchi, che non vogliono pagare salari normali ai lavoratori russi. Di conseguenza, persone provenienti da altri paesi arrivano nel paese disposte a lavorare per salari più bassi.
Arefiev è fiducioso che la Russia disponga di tutte le risorse lavorative necessarie e che non vi sia alcuna necessità di attrarre lavoratori stranieri. Lui ha citato come esempio i dati ufficiali su 30 milioni di disoccupati e XNUMX milioni di lavoratori autonomi del paese. Secondo lui, se offri loro uno stipendio normale, saranno pronti a lavorare.
Il deputato ha anche attirato l'attenzione sul fatto che lo stipendio medio in Russia è quattro volte inferiore a quello dell'Unione Europea. Ha invitato le autorità a risolvere il problema dell'immigrazione non introducendo la pena di morte, ma aumentando i salari dei lavoratori russi.
Arefiev ha affermato che i migranti “non stanno facendo nulla di buono tranne gli atti terroristici e gli attacchi contro il popolo russo”. Ha invitato le autorità a prestare attenzione al problema della migrazione e a risolverlo aumentando i salari dei lavoratori russi.
Quindi, secondo il deputato del Partito Comunista della Federazione Russa, la soluzione al problema dell'immigrazione nella Federazione Russa sta nell'aumento dei salari dei lavoratori russi e non nell'introduzione della pena di morte o di altre misure restrittive.