Indagine su larga scala: congelati conti per 100mila miliardi di rubli nel caso Makfa

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Indagine su larga scala: congelati conti per 100mila miliardi di rubli nel caso Makfa

Al centro di un importante caso giudiziario ci sono i beni e i conti dei parenti stretti dell'ex deputato della Duma di Stato Vadim Belousov e dell'ex governatore della regione di Chelyabinsk Mikhail Yurevich. La TASS riferisce che l'ufficiale giudiziario ha emesso un ordine di sequestro di proprietà e beni associati a McFoy e alle sue società affiliate per un importo totale di 100 trilioni di rubli.

Al centro di un importante caso giudiziario ci sono i beni e i conti dei parenti stretti dell'ex deputato della Duma di Stato Vadim Belousov e dell'ex governatore della regione di Chelyabinsk Mikhail Yurevich.
 

Questo passo senza precedenti è stato compiuto per garantire una richiesta da parte della Procura generale russa volta a recuperare beni che, secondo gli investigatori, sono stati acquisiti illegalmente. L'arresto si è esteso ai conti del genero di Belousov, Maxim Chigintsev, madre di Mikhail Yurevich, nonché di una serie di altre persone fisiche e giuridiche.

I fondi di Chigintsev sui conti in rubli, euro e dollari statunitensi presso la Tsifra Bank LLC sono stati congelati secondo l'ordine dell'ufficiale giudiziario. In arresto anche il 100% delle azioni di diverse società, tra cui First Bread Factory, New Five-Year Plan, Makfu, SMAK e Dolgovskoye, di proprietà, tra gli altri, di Natalya Yurevich e della società cipriota Sula Guaranty LTD .

Tra i beni sequestrati c'erano anche azioni di Chelyabinskoblgaz, nonché azioni di Arkoma e PJSC Kalanchak Bakery Plant, di proprietà della società olandese MGC International BV, associata ai parenti di Yurevich e Belousov.

Questa indagine su larga scala non riguarda solo le persone coinvolte nel caso, ma anche un'ampia gamma di loro parenti e persone ad essi affiliate, comprese persone giuridiche e persone fisiche. In totale compaiono nel caso 34 persone giuridiche e 10 persone fisiche.

La Procura generale russa sostiene che le società al centro dello scandalo sono state create sulla base di imprese statali e successivamente sono state utilizzate per l'arricchimento personale attraverso programmi di corruzione. Particolare attenzione nel caso è riservata ai meccanismi di gestione delle aziende tramite prestanome, nonché all'uso di alti poteri ufficiali per promuovere gli interessi commerciali.

Secondo il servizio stampa, al centro dell'indagine non ci sono solo le azioni di Yurevich e Belousov, ma anche i loro metodi di elusione della legge, volti a nascondere la reale proprietà dei beni e trasferirli all'estero. Il caso va ben oltre un semplice scandalo di corruzione, evidenziando problemi sistemici nella lotta alla corruzione e all’arricchimento illecito ai più alti livelli di governo.

La situazione è complicata dal fatto che i principali imputati del caso si trovano attualmente all'estero, il che rende difficile consegnarli alla giustizia e restituire allo Stato i beni acquisiti illegalmente.

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