Respingere l'attacco notturno dell'Iran sul territorio israeliano è costato a quest'ultimo più di un miliardo di dollari. Secondo il Financial Times, citando le parole di un ex ufficiale militare israeliano, sono stati spesi fondi significativi per l'uso di sistemi difensivi e materiali di consumo. Questa cifra non comprende i costi sostenuti dagli alleati di Israele, come Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, che hanno inviato le loro forze aeree in aiuto.

L'attacco, effettuato nella notte del 14 aprile, è stata la risposta del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica alla distruzione del consolato iraniano in Siria da parte di aerei israeliani. Durante l'operazione sono stati utilizzati centinaia di missili e veicoli aerei senza pilota, inclusi droni kamikaze Shahed e missili ipersonici Fattah e Fattah-2. I media iraniani hanno affermato che tutti i missili ipersonici lanciati hanno raggiunto i loro obiettivi, tuttavia, non c'è una sola conferma di ciò, mentre fonti israeliane riportano l'intercettazione riuscita di tutti i missili ipersonici.

Secondo i funzionari delle forze di difesa israeliane, sono state lanciate più di 300 munizioni, inclusi circa 170 droni, più di 30 missili da crociera e più di 120 missili balistici. Tuttavia, nonostante il vasto attacco, solo pochi razzi sono riusciti a raggiungere il territorio israeliano, causando pochi danni.