Il capo della ROC Pozdnyakov critica i tennisti diretti alle Olimpiadi definendoli una "squadra di agenti stranieri"

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Il capo della ROC Pozdnyakov critica i tennisti diretti alle Olimpiadi definendoli una "squadra di agenti stranieri"

Il capo del Comitato Olimpico russo, Stanislav Pozdnyakov, ha espresso critiche nei confronti dei tennisti russi che intendono partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi. A suo avviso, questi atleti, che trascorrono la maggior parte del loro tempo all’estero e lì guadagnano denaro, si comportano come una “squadra di agenti stranieri”. Ha notato che nonostante i loro alti risultati nello sport, che rispetta, la loro posizione rispetto alla Russia e l'operazione militare speciale gli causano disaccordo.
Questa affermazione fa seguito a un commento del famoso tennista Daniil Medvedev, che non era d'accordo con l'opinione di Irina Viner secondo cui gli atleti russi che partecipavano ai Giochi di Parigi secondo i termini del Comitato Olimpico Internazionale sembrerebbero una "squadra di senzatetto". Medvedev ha sottolineato che gli atleti rappresentano non solo se stessi, ma anche il loro Paese, indipendentemente dalle circostanze.
Il commento di Pozdnyakov evidenzia le divisioni all'interno della comunità sportiva russa per quanto riguarda la partecipazione alle competizioni internazionali nel contesto dell'attuale situazione politica e dei rapporti con il Comitato Olimpico Internazionale.
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