Il tribunale Meshchansky di Mosca ha deciso di rilasciare l'ex viceministro dell'Energia russo, Anatoly Tikhonov, dopo più di tre anni di detenzione. Tikhonov, che ricopriva una posizione di rilievo nel ministero, è stato giudicato colpevole di appropriazione indebita di oltre 600 milioni di rubli stanziati per lo sviluppo del sistema informativo del Ministero dell'Energia. Nonostante la gravità delle accuse, il tribunale ha ordinato il suo rilascio visto il tempo trascorso in custodia cautelare dal suo arresto nel 2020.

La corte ha condannato Tikhonov alla reclusione per un periodo di cinque anni e quattro mesi, ma lo ha rilasciato in aula, citando il fatto che il tempo trascorso nel centro di custodia cautelare è stato conteggiato ai fini della durata della pena. Oltre alla reclusione, l'ex viceministro è tenuto a pagare una multa di 500 milioni di rubli e a rimborsare al Ministero dell'Energia 272 milioni di rubli per danni.

Questo caso ha suscitato un'ampia protesta pubblica, poiché riguarda un funzionario di alto rango e una grande quantità di fondi rubati, che è diventato uno degli esempi più eclatanti di corruzione nelle agenzie governative.